Scopri i segreti dei funghi: i corsi di micologia

La micologia è la scienza che studia i funghi, organismi eterotrofi presenti in ogni ambiente della Terra. I funghi sono essenziali per il mantenimento dell’equilibrio ecologico, poiché svolgono diverse funzioni come decompositori di materia organica e simbionti di piante e animali.

Esistono circa 100.000 specie di funghi descritte, ma si stima che ce ne siano almeno altrettante ancora sconosciute. I funghi si dividono in due grandi categorie: i funghi superiori o ascomiceti e i funghi inferiori o basidiomiceti.

La micologia si occupa non solo dello studio della biodiversità fungina, ma anche dell’utilizzo dei funghi a scopo alimentare, medicinale e industriale. Ad esempio, alcune specie di funghi vengono utilizzate per la produzione di farmaci, come la penicillina, e per la produzione di alimenti, come il formaggio.

Inoltre, la micologia si interessa anche della patologia fungina, ovvero delle malattie causate dai funghi che possono colpire piante, animali e persone. Tra le patologie fungine più comuni troviamo la candidosi, un’infezione causata da funghi del genere Candida, e la dermatomicosi, un’infezione della pelle causata da funghi del genere Trichophyton.

La micologia rappresenta quindi un campo di studio estremamente vasto e complesso, che coinvolge diverse discipline come la biologia, la medicina, l’agricoltura e l’industria alimentare. La conoscenza dei funghi e del loro ruolo nell’ecosistema è fondamentale per la conservazione della biodiversità e per lo sviluppo sostenibile del nostro pianeta.

Anche se non ci crederai la micologia riveste un ruolo molto importante nella tua vita. Sia che si parli della penicillina che hai usato per guarire o dei funghi che hai mangiato recentemente, devi rendere grazie a quelli che hanno studiato questa materia, ovvero agli scienziati che si sono occupati di studiare i funghi.

Nonostante non sia un argomento molto diffuso, gli agenti patogeni fungini infettano oltre 1 miliardo di persone in tutto nel mondo e distruggono un terzo della produzione alimentare globale.

Indice

  1. Breve storia
  2. Il meraviglioso mondo dei funghi
  3. Corso raccolta funghi
  4. Riconoscere le principali specie commestibili
  5. Corsi A.M.E.R.
  6. Funghi velenosi
  7. Funghi selvatici
  8. Valori nutrizionali dei funghi

1.Breve storia

Fino al 1800, i funghi venivano considerati come una pianta qualsiasi e venivano mangiati e talvolta usati per i loro effetti allucinogeni. In seguito, con l’introduzione del microscopio, si iniziò ad esaminare il funzionamento interno dei funghi. E’ grazie a questi nuovi strumenti che si scoprì che i funghi avevano caratteristiche distinte, separate sia dalle piante che dalle cellule animali. Fu coniato il termine micologia proprio perché si riconobbe come queste piante avessero un loro “regno”.

Invece della classica parete cellulare fatta di cellulosa si scoprì che i funghi ne avevano una composta da glucani e chitina, molecole che si trovano rispettivamente nelle piante e negli insetti. Invece di avere un singolo nucleo, come la maggior parte delle piante e degli animali, i funghi sono spesso multinucleati e contengono pori speciali che consentono al citoplasma e al nucleo di fluire liberamente tra le varie camere dell’organismo fungino.

L’analisi del DNA rivelò una relazione più stretta con gli animali rispetto alle piante. Gli scienziati osservarono ulteriormente i cicli di vita dei funghi e si resero conto che la maggior parte di loro trascorre il tempo sotto forma di muffa o melma. Questa forma di vita multicellulare si muove attraverso il materiale organico in decomposizione, utilizzando i minerali e le molecole organiche durante la trasformazione. Non solo i funghi erano il principale organismo in decomposizione nel mondo, ma si notò come alcuni di essi risultavano responsabili di eventi come la fermentazione e le malattie delle colture.

Grazie a queste scoperte si cominciò a considerare la micologia come una branca scientifica estremamente importante. Sia in campo agricolo che in quello medico lo studio dei funghi assunse meritatamente un ruolo fondamentale. Attualmente le aziende farmaceutiche fanno a gara per estrarre dai funghi composti utili.

Avere una buona conoscenza in questo campo potrebbe risultare molto interessante e importante nell’ambito lavorativo e non solo. L’importanza che riveste questa branca nella nostra vita non è purtroppo supportata da adeguati e diffusi insegnamenti. Spesso i corsi sono a pagamento e non sempre disponibili a tutti. In questa pagina vorrei proporre alcuni siti che offrono corsi di micologia e informazioni specifiche sull’argomento e, laddove possibile, in forma gratuita.

2.Il meraviglioso mondo dei funghi

Corso di Micologia

In questo videocorso su YouTube, gentilmente offerto da “scienza e professioni biomediche”, si tratterà l’argomento in maniera molto approfondita. In 12 lezioni abbastanza lunghe, l’insegnante si preoccuperà di coprire tutti gli aspetti di questa materia. Pertanto sono adatte sia ai neofiti che agli studenti dei corsi universitari.

3.Corso raccolta funghi

Corso di Micologia

Questo corso, ancora su YouTube, è stato preparato per ottenere l’autorizzazione alla raccolta funghi nella Regione Friuli Venezia Giulia. Organizzato dalla Comunità di montagna della Carnia nel mese di luglio 2021, è interessante sotto tutti i punti di vista e possiamo avvalercene per acquisire molte informazioni sull’argomento.

4.Riconoscere le principali specie commestibili

Corso di Micologia

Questa videolezione su YouTube di più di un’ora è offerta da Pierluigi Mingarelli. Ci insegna a riconoscere i funghi con lo scopo di salvaguardare l’ambiente e, soprattutto, evitare di avvelenarci con quelli non proprio commestibili.

5.Corsi A.M.E.R.

Corso di Micologia

A.M.E.R. (Associazione Micologica Ecologica Romana), offre diversi corsi dove è necessario iscriversi in quanto il numero dei partecipanti è limitato. Le lezioni si svolgono sia online che di presenza e, per alcune, è previsto il pagamento di una piccola tassa.

Per una maggior comprensione ecco la tabella dei funghi commestibili e dei funghi velenosi

6.Funghi velenosi

I funghi velenosi contengono sostanze pericolose per l’uomo. Di conseguenza è fondamentale raccogliere solo quelli commestibili, sia per non rischiare intossicazioni sia per non deturpare la natura con in utili estirpazioni. Le intossicazioni dei funghi velenosi possono essere di vario tipo, Dai disturbi intestinali, alla febbre alta, dalle allucinazioni fino ad arrivare alla morte. Ecco perché di seguito sono descritti quei funghi, tipici delle nostre zone, che non vanno assolutamente raccolti.

Corso di Micologia

Amanita Phalloides. Indubbiamente uno tra i funghi più velenosi. E’ diffuso in Italia nei boschi di latifoglie e di conifere ad abete rosso. Conosciuto come Angelo della Morte o ovolo bastardo, se ingerito in minime quantità crea danni irreversibili a fegato e al sistema nervoso centrale. Ha un gambo bianco, con striature giallo limone molto chiare e una base bulbosa. Un cappello emisferico, liscio e senza verruche, di colore grigio-giallastro, verdastro o giallo-bruno e lamelle bianche. La tossicità è dovuta a due costituenti chimici: le amanitine e le falloidine. La dose letale media delle amanitine è 0,1 mg/kg.
Il trattamento termico non uccide le tossine in quanto termostabili, perciò resistenti anche alla cottura.

Corso di Micologia

Amanita Verna. Tipica dei terreni calcarei e dei boschi di latifoglie. Ha un colore chiaro, un gambo cilindrico con la base bulbosa, un cappello bianco lucido liscio e striato di forma emisferica, lamelle bianche non attaccate al gambo e un anello bianco vicino alle lamelle stesse. Causa stati di intossicazione gravi, con esito spesso letale.

Corso di Micologia

Amanita Gemmata. Fungo primaverile, si può trovare nei boschi di latifoglie e aghifoglie. Con un gambo bianco di circa 15 cm per 3 di diametro, più grosso alla base e dalla forma di un bulbo, ha un cappello giallo crema o arancio di massimo di 10 cm, con verruche bianche e orlo striato.  E’ parzialmente commestibile, anche se non tollerato da tutti. Consumato crudo è velenoso. Diversi sono i casi di intossicazione, anche se non letali. Va preferibilmente evitato.

Corso di Micologia

Amanita Muscaria. Fungo velenoso facilmente riconoscibile per il cappello rosso acceso, con lamelle chiare, mentre il gambo appare chiaro e carnoso. Non è letale, ma se ingerito anche in minime quantità può causare disturbi intestinali, allucinazioni ed euforia.

Corso di Micologia

Amanita Virosa. Si trova nei boschi di montagna umidi, sotto abeti, betulle e faggi, durante il periodo estivo e autunnale. Il gambo, di circa 10 cm, va restringendosi partendo dalla base. Il cappello, bianco lucido e viscido, può arrivare fino a 10 cm e si chiude asimmetricamente sul gambo, nascondendo le lamelle color cipria. Contiene amatossine, pertanto fortemente velenoso.

Corso di Micologia

Boletus Satanas. Detto anche Porcino malefico, è un fungo tossico che si trova in terreni calcarei, sotto i latifogli, tra la primavera e l’estate. Carnoso, dal gambo tozzo e compatto, di colore giallo a macchie rosse e con una membrana rosso accesa che lo ricopre, ha un cappello emisferico e viscido, di colore bianco grigiastro e sfumature verdognole. Risulta essere molto velenoso, provocando vomiti persistenti. La sua tossicità si rivela già al taglio: diventa rossiccio.

Corso di Micologia

Colombina rossa. Chiamata anche Russula Ermetica, si trova generalmente nei boschi di conifere e in quelli di latifoglie. Cappello bulboso di colore rosso chiaro, privo di striature. Altamente tossica, provoca un forte vomito.

Corso di Micologia

Cortinarius Rubellus. Tra i più pericolosi. Si trova nel periodo estivo fino alla fine dell’autunno sotto le conifere, principalmente in Nord America, ma anche in Europa. Il cappello di colore camoscio scuro si aggira intorno ai 7 cm di diametro ed è caratterizzato da una forma conica che si trasforma diventando ottuso. Se ingerito causa la sindrome orellanica, dovuta a una micotossina, la orellanina, che attaccando e distruggendo i reni difficilmente lascia via di scampo.

Corso di Micologia

Entoloma Sinuatum. Cresce in autunno nei boschi umidi di latifoglia e in gruppi di massimo 3 esemplari. Si riconosce per il gambo color crema e le lamelle rosa salmone. Ha un cappello liscio dal margine ondulato, tendente all’ocra con sfumature gialline, che può arrivare a 20 cm di diametro. Se ingerito provoca danni al fegato fino ad arrivare alla morte.

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Gyromitra Esculenta. Riconoscibile dal gambo chiaro, corto e irregolare e un cappello camoscio scuro, con costolature sinuose, nasce in primavera nei boschi di conifere. Conosciuto anche come Spugnola falsa o Marugola, è un fungo che porta alla sindrome giromitrica, e quindi disturbi gastrointestinali, cefalee e disidratazioni, e in alcuni casi anche alla morte.

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Hypholoma Fasciculare. Cresce in gruppo su tronchi di latifoglie e conifere dalla primavera all’inverno. Il cappello di colore giallo ambrato tendente al verdastro arriva fino a 7 cm di diametro. Il gambo oscilla fra i 4 e i 12 cm, e si presenta cilindrico, di colore giallognolo con sfumature tendenti al castano scuro alla base e più chiaro in prossimità delle lamelle. Se ingerito porta a disturbi gastrointestinali significativi.

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Lactarius scrobiculatus. Cresce in estate e in autunno nelle zone montane. Gambo cavo di massimo 8 cm, con rientranze colorate e sfondo tendente all’ocra. Il cappello giallo con sfumature rossastre, spazia dai 6 ai 20 cm di diametro, è depresso nella zona centrale e piano nel resto. Consumarlo irrita il tratto gastrointestinale.

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Omphalotus olearius. Cresce dall’estate all’autunno su latifoglie, in particolare su tronchi di ulivo. Si riconosce per via di un cappello elastico e poco carnoso a forma di imbuto, con cuticole lucide e gialle, tendenti al bruno e all’ambra. Il gambo è a forma cilindrica. Se ingerito porta disturbi gastrointestinali gravi.

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Paxillus involutus. Cresce fra l’estate e l’autunno in boschi di conifere e latifogli. Ha il caratteristico cappello arrotolato verso le lamelle, con un gambo giallastro bruno chiaro incurvato alla base. Se ingerito può comportare intossicazioni mortali.

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Ramaria formosa. Fungo tossico appartenente alla famiglia Gomphaceae. Bello da vedere, cresce da luglio a ottobre in boschi di castagni e faggi, e qualche volta in conifere. Non ha un cappello ma un tronco biancastro con rametti tendenti al color salmone e le estremità gialle accese, simile ai coralli.

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Ramaria Pallida. Simile alla Ramaria Formosa, si distingue per via di un colore chiaro, tendente all’avorio con sfumature lilla all’apice dei rami. Assomiglia a un corallo o a un cavolfiore, e dal tronco partono rami venosi a forma di V. Cresce in estate e autunno in boschi di latifoglie e aghifoglie.

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Russola Foetens. Più conosciuta come Rossola fetida per l’odore nauseabondo di varechina che la contraddistingue. Dal cappello chiuso sul gambo, con una superficie giallo ocra che con la maturazione tende al bruno. Particolari le lamelle, spaziate fra loro, e il gambo, a forma cilindrica, più sottile alla base e cavernoso.

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Scleroderma Citrinus. Privo di gambo, assomiglia vagamente ad un tubero per via della sua forma sferica e per la superficie dura e spessa, e il colore giallino. Decisamente velenoso, può causare gravi problemi se ingerito in quantità.

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Lepiota Cristata (o falsa mazza di tamburo). Alto e di colore bianco con un cappello delicato, assomiglia più a un fiore che a un fungo. Si potrebbe confondere con le mazze di tamburo, anche se quest’ultime sono di colore più scuro. Se ingerito, i sintomi di avvelenamento si manifestano entro un paio d’ore, provocando sindrome gastrointestinale, nausea, vomito, diarrea e crampi.

Per prevenire le possibili intossicazioni a causa di una scelta sbagliata si allega una guida sui funghi.

7.Funghi selvatici

Alla prima raccolta di funghi è consigliabile farsi accompagnare da un esperto e raccogliere solo le specie che si è in grado di identificare e riconoscere come commestibili con certezza. Di seguito si riportano le specie più facilmente riconoscibili e soprattutto sicure.

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Porcino. Fungo robusto e piuttosto duro. Il suo cappello è marrone di tonalità varia. Il gambo è di colore biancastro o nocciola chiaro e si presenta spesso coperto da un reticolo bianco. Cresce nei boschi di conifere, soprattutto nelle brughiere moderatamente umide vicino agli abeti.  

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Leccini. Grossi e gustosi con la carne soda e commestibile, possono anche essere identificati per il colore bruno rossastro del cappello e la superficie del gambo squamosa di colore nero o marrone.

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Pinarello. Ha un cappello marrone scuro e si presenta brillante con il tempo secco e viscido con il tempo umido, un anello ampio intorno al gambo giallastro sopra e bianco sporco sotto. La carne è gialla, soffice e immutabile al taglio.

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Rosella. Conosciuto anche come Sanguinaccio, Sanguinello, Rossella, Rosito, Sanguinin, Fungo dell’alpino ecc. Si caratterizza per il cappello rosso-arancione con dei cerchi colorati. Anche le branchie e il gambo sono arancioni o di colore giallo-rossastro. Ha un elevato pregio alimentare con una forte diffusione nei ristoranti.

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Gallinaccio. Chiamato anche gallitula, galletto, gialletto, gaddiniedde, finferlo o garitula è uno dei funghi più apprezzati e facilmente riconoscibili. Di colore giallo gradevole è dotato di un cappello a forma a imbuto. È facile da riconoscere per il suo caratteristico profumo fruttato che diventa più forte con la cottura.

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Fungo invernale. Il fungo invernale ricorda la forma di un imbuto o una trombetta, infatti viene chiamato anche cantarello a tromba. È un fungo piuttosto piccolo con il cappello di una tinta bruna-grigia o bruna-gialla. Ha un gambo cavo, giallo e piuttosto sottile. Le lamelle sotto il cappello sono lunghe, biforcate e di un colore giallastro-grigio.

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Trombetta dei morti. Il Craterellus cornucopioides, chiamato comunemente la trombetta dei morti, si identifica per il suo corpo a forma di trombetta e imbutiforme, e per via della carne sottile di colore grigio cenere. Non ha delle lamelle e non è ben distinguibile dove finisca il gambo e inizi il cappello. La superficie esterna del fungo è di colore grigio cenere con un margine chiaro graduato.

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Fungo del pane. Albatrellus ovinus, comunemente chiamato il fungo del pane ha una forma irregolare e un colore giallastro. Il cappello può raggiungere fino a 20 cm di diametro.  Sotto il cappello ha uno strato sottile e denso di pori difficilmente separabile dalla carne. Il gambo è basso, tozzo e irregolare. La carne è soda, bianca e dal sapore leggero.

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Fungo matsutake. Funghi grandi e dall’aroma intenso. Di solito si trovano vicino ai pini. Il colore del cappello varia da marrone chiaro a marrone scuro, quasi color catrame senza le sue tonalità rosse. Il diametro del cappello arriva fino a 20 cm. Il gambo varia da 5 a 20 cm di lunghezza e da 1,5 a 2,5 cm di larghezza. Ha una forma cilindrica o leggermente più larga verso il basso.

8.Valori nutrizionali

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I funghi freschi, contenendo tanta acqua (da 85 a 90%), sono un alimento dietetico. Inoltre, un etto di funghi contiene circa 2 grammi di proteine. Alcune specie di funghi hanno un contenuto proteico più alto e una varietà di aminoacidi più ricca di tanta verdura. Oltre al glucosio, i funghi contengono anche trealosio che a volte può causare sintomi simili a quelli dell’intolleranza al lattosio se non viene assorbito dall’apparato digerente. I funghi, ricchi di fibre e minerali, forniscono quantità moderate di vitamine A, B e D. L’elevato contenuto di minerali è superiore a quello del grano e di molte altre piante. Sono particolarmente ricchi di potassio, ferro, zinco, selenio e contengono poco sodio. Purtroppo, spesso i funghi vengono cucinati e questo processo diminuisce il loro valore nutrizionale. La bollitura e l’immersione prolungata distruggono alcuni minerali e vitamine. Ecco perché non dovrebbero essere esageratamente bolliti.